venerdì, Aprile 18, 2025
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Zippo Maktub( Subsound Records2011)

Non credo esistano  molte band che possano vantare al momento una proposta musicale simile a quella degli Zippo,perlomeno non all’interno della scena Heavy Rock italiana.

La band di Pescara con due interessanti album(Ode To The Maximum e The Road To The Knowledge)e diversi tour di livello internazionale  alle spalle è riuscita in pochi anni a guadagnarsi la stima incondizionata della critica musicale e degli appassionati di rock più esigenti.

Maktub,il nuovo album licenziato dalla Subsound Records,segna un’evidente crescita sia tecnica che composiva della band,che distaccandosi dalle radici prettamente stoner dei due precedenti lavori approda ad un sound più strutturato e stratificato
zippo3che rielabora in modo personale ed originale New Heavy,Psichedelia e Post Metal in chiave progressiva.

Avvalendosi della collaborazione di Victor Love e James Plotkin(SunnO)),Khanate,Isis,Pelican),rispettivamente alla produzione ed al mixaggio,gli Zippo realizzano un disco tanto affascinante quanto intricato,sette tracce cariche di pathos e spiritualità ben interpretate dalla voce duttile e ieratica del frontman Dave.Personal Legend,Man Of  Theory(ft Ben Ward degli Orange Goblin),Simum(ft Luca T Mai al sax baritono)e l’intensa ed ipnotica Treasure i brani catalizzatori di un album audace elaborato e suggestivo che ogni rocker di razza dovrebbe avere!

Walking The Cow Monster Are Easy To Draw (White Birch Records2012)

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A volte la recensione di un disco puo’ rivelarsi un’esperienza estremamente piacevole,è il caso di Monsters Are Easy To Draw, album di debutto dei fiorentini Walking The Cow sulla neonata etichetta pistoiese White Birch Records.

La band prende vita nel 2005 dall’incontro tra Paolo Moretti e Martino Lega(Pentolino’s Orchestra)con Bardus e NicoVolvox(Mirabilia),musicisti di provata esperienza e spiccata sensibilità musicale, con  un curriculum di tutto rispetto aavendo collaborato e suonato dal vivo  sullo stesso palco di artisti e band di chiara fama internazionale:Joe Lally,Nick Castro,Motorpsycho, Pete Bassman(Spacemen3),solo per citarne alcuni.La band arriva alla pubblicazione di Monster Are Easy T o Draw dopo aver realizzato due interessanti EP, la colonna sonora del documentario Lost in Election ed aver rafforzato la line-up con la cantante italo-californiana Michelle Davis.I WTC amalgamando acid-folk,folktronika e noise costruiscono 11 canzoni dagli arrangiamenti bizzarri e ricercati in cui ogni piccolo dettaglio sembra essere studiato con cura certosina ,riuscendo a risultare quasi sempre imprevedibili, melodici e molto originali. Di grande impatto sull’ apparato uditivo è la voce di Michelle Davis  che in Rorsharch Hands,Summer Dress, Ducks and Drakes , Movin’ ‘Things e River.P mostra tutta la sua versatilità.Vertici espressivi dell’ album sono la lisergica title-track e la caliginosa e claustrofobica Sweetheart interpretate da Paolo Moretti.Monster Are Easy To Draw si rivela un disco prezioso,per palati fini e non.Vivamente consigliato!

Vladislav Delay Vantaa(Raster-Noton2011)

In quindici anni di carriera Sasu Ripatti è stato protagonista indiscusso della musica elettronica ridisegnando i confini di house(con il moniker Luomo),techno(con i  moniker Uusitalo e Sistol)ed ambient(Vladislav Delay),spingensosi fino al jazz -noise(Vladislav Delay Quartet,Moritz Von Oswald Trio).Vantaa è il decimo album a nome Vladislav Delay ed inaugura la sua collaborazione con la prestigiosa label tedesca Raster-Noton. Ripatti per confezionare Vantaa volge lo sguardo indietro ispirandosi alle sonorità liquide ed alla techno-dub asfittica dei suoi primi lavori su Chain Reaction(Mutila in particolare),con la differenza che il suono assume connatozioni piu’ fisiche ed organiche rispetto alle sue precedenti produzioni.

vladDelay si conferma ancora una volta  inarrivabile designer del suono tessendo tessuti sonori a trame compatte riuscendo ad essere originale ed all’avanguardia.

Tra le otto tracce dell’album  che si susse
guono in unico movimento convincono  la techno-dub industriale di Lauma,l’ambient-house di Levite ed il techno-dub di Kaivue.Gran bel disco!

En Roco Nè Uomini Nè Ragazzi(Fosbury/Audioglobe2011)

A quasi tre anni di distanza dall’eccellente Spigoli ,album che avrebbe meritato maggior attenzione da parte dei media, gli En Roco tornano a proporci il loro pop elegante e sofisticato con un album assolutamente convincente. Ne’Uomini Ne’Ragazzi è un lavoro in cui le atmosfere acustiche di chitarre finemente  arpeggiate incrociano la new wave tipicamente britannica dei primi anni’80 (Cure,Smiths)  conservando un senso della melodia tipicamente italiano.Una menzione particolare meritano i testi  di Enrico Bosio, composti da periodi lunghi ed articolati che narrano con lucidità analitica storie intime e private in maniera sobria ed essenziale.

en-rocoUn Significato,Carta ,I giorni della lepre,Un  inverno per noi,Bonjour tristesse e Nell’ acqua, gli episodi migliori di un album che merita di essere ascoltato piu’ volte.Gli En Roco giunti al quarto album confermano
identità e personalità uniche,ponendosi fieramente fuori dagli schemi e dal mainstream imperante.Pop d’Autore!!

A Classic Education Call It Blazing(Lefse/La Tempesta2011)

Dopo due eccellenti EP, i numerosi consensi ricevuti negli States ed i concerti tenuti al South By Southwest Festival di Austin ed al Primavera Sound di Barcellona,i bolognesi A Classic Education guidati da Jonathan Clancy debuttano con Call It Blazing: u
ace2n album squisitamente pop nella forma ed esplicitamente rock nella sostanza direttamente ispirato ad un libro di fotografie in bianco e nero di Danny Lyon.

Registrato in analogico ai Rear House Studios di New York con l’ausilio di Jarvis Taverniere(Dum Dum Girls,Woods,Real Estate),Call It Blazing è un disco dall’ impatto immediato ,strutturato su dodici tracce  coinvolgenti che mescolano sapientemente new wave,sixties sound e schegge di psichedelia.

Gli echi wave di Baby,It’s fine,le sottili trame psichedeliche di Spin Me Around,il delicato dream-pop di Gone To Sea e la stupefacente Forever Boy gli episodi piu’ rilevanti di un disco memorabile che suona compatto ed omogeneo in ogni sua nota, elevando gli A Classic Education alla meritata ribalta internazionale.

 

Byetone Symeta(Raster-Noton2011)

A tre anni di distanza dal brillante Death Of A Typographer,Olaf  Bender(Byetone) torna sulla scena con Symeta,un lavoro che si distacca nettamente dall’ortodossia techno- minimalista di casa Raster-Noton, virando apertamente verso piani sonori strutturalmente vicini all’ immaginario rock.

byetone4Symeta è un album concettualmente semplice ,con suoni veloci , secchi e nitidi in cui l’ uso ossessivo del glitch viene sostituito da potenti dosi di electro post-punk.Varie le influenze riscontrabili tra le sette tracce dell’album ,Topas , Helix e Black Peace rimandano alle composizioni minimaliste ed ai flussi di frequenze distorte dei Pan-Sonic, Telegramm all’algido electro-pop di scuola Kraftwerk,Golden Elegy infine è puro drone-ambient. Symeta è un disco  dall’energia dinamica  ,ed Olaf Bender
si conferma come inarrivabile maestro nella creazione di modelli sonori.

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