Con Ten Little White Monsters i News For Lulu avevano confezionato un album che pur muovendosi nel solco del piu’ tradizionale post -rock mostrava al tempo stesso una spiccata ed originale attitudine pop. THEY KNOW segue a cinque anni di distanza quel brillante esordio e conferma le indubbie qualità compositive della band pavese. Registrato in analogico da Bruno Germano(Disco Drive ,Settlefish)e masterizzato a Chicago da Carl Saff,THEY KNOW mostra una band in stato di grazia che sembra propendere piu’ che in passato alla costruzione di una forma canzone orientata verso personali e raffinate derive pop ,ne sono prova le dodici tracce dell’album in cui i suoni,gli arrangiamenti e l’attenzione alla melodia rasentano la perfezione,ponendo di fatto questo ultimo lavoro del quintetto pavese a livello delle migliori e piu’ celebrate produzioni indie-rock internazionali. THEY KNOW,DELIVERY GIRL,LIKE A RAT , CATHEDRALS,MY HOME IS MY HEAD e SOME REFUSED, gli episodi migliori di di un album eccellente che conquista ascolto dopo ascolto.
News For Lulu They Know(Urtovox 2011)
dEUS Keep You Close(PIAS 2011)
I dEUS si portano dietro un’ eredità scomoda. Impensabile non fare i conti con gli album che hanno reso celebre la band belga :WORST CASE SCENARIO ,IN A BAR UNDER THE SEA ed IDEAL CRASH, sono capolavori assoluti dell’ indie-rock. KEEP YOU CLOSE esce a tre anni di distanza dal controverso e deludente VANTAGE POINT ed ha il pregio di mostrare un’evidente rinascita espressiva piu’ vicina ai canoni estetici a cui TOM BARMAN e soci ci avevano abituati. Le sonorità tornano ad essere piu’ coinvolgenti e piu’ calde rispetto alle fredde e distaccate divagazioni pop del precedente album, prova ne sono brani di notevole spessore come THE FINAL BLAST, DARK SETS IN e TWICE(ft GREG DULLI), THE END OF THE ROMANCE e la conclusiva EASY che fanno di KEEP YOU CLOSE un buon album,che sebbene lontano dalla discografia degli esordi ci consegna una band in ottima forma e con una ritrovata vena creativa.
Vegetable G L’Almanacco Terrestre(Ala Bianca2011)
Vegetable G capitolo cinque : si cambia ! Dopo quattro album cantati in inglese la band di Monopoli guidata da Giorgio Spada decide di misurarsi con la lingua italiana ed a conti fatti la scelta si rivela felice. L’Almanacco Terrestre è un album Pop elegante e sofisticato , dalla struttura eterea arricchito da fiati ed archi e spruzzato di elettronica , un viaggio in dieci tappe ,dieci brani dalla poetica matura con citazioni colte che si lasciano ascoltare e che si riascoltano volentieri : L’Aritmetica che non capisco,La Voce di Pan,La Filastrocca dei Nove Pianeti ,Galaxy Express e L’Idea del Plancton gli episodi migliori di un album davvero notevole. Bravissimi!!!
Primus Green Naugahyde(Prawn Song 2011)
Green Naugahyde segna il ritorno sulla scena rock di una delle band piu’ influenti degli ultimi decenni ,ad oltre dieci anni dalla pubblicazione del loro ultimo full lenght Antipop. Registrato con una line-up che oltre al geniale bassista Les Claypool ed all’ eclettico chitarrista Larry LaLonde vede il ritorno alla batteria del talentuoso Jay Lane ,primo storico batterista della band .
Prodotto dallo stesso Les Claypool Green Naugahyde non delude le attese contenendo al suo interno alcune vere e proprie chicche che faranno gioire non poco gli aficionados del gruppo: LAST SALMON MAN ,TRAGEDY’S A COMING, ETERNAL CONSUMPTION ENGINE, JILLY’S ON A SMACK e EYES OF THE SQUIRREL . Ottimi i suoni e gli arrangiamenti, abrasivi ed ironici come sempre i testi e ben collaudato il mix di metal rock e funk dal piglio anarchico e schizoide ormai marchio di fabbrica inimitabile del trio di S.Francisco. Un gradito ritorno ed un buon album quindi, sebbene oggi la proposta musicale dei PRIMUS sembra tendere piu’ all’accademia che alla sperimentazione ed all’ improvvisazione geniale che ne aveva caratterizzato gli esordi.
The Rapture In The Grace Of Your Love(DFA 2011)
Sara’ per il ritorno in casa DFA ,sara’ per la produzione di” Re Mida”, Philippe Zdar (Cassius),gia’ produttore dei Phoenix nonchè mixatore dell’ultimo ottimo album dei Beastie Boys ,ma In The Grace Of Your Love l’album che segna il ritorno sulle scene dei The Rapture, a 5 anni di distanza dallo sfortunato Pieces Of The People We Love, spacca di brutto e sorprende per la perfetta commistione di rock ,funk ,post punk e dance con un tiro groove a tratti devastante . In The Grace Of Your Love è probabilmente l’ album piu’ eclettico realizzato finora dai The Rapture , How Deep Is Your Love ,Sail Away,Come Back To Me ,la title-track,Can’t You Find Away e It Takes Time To Be A Man costituiscono le punte di diamante di un album ottimo sotto tutti i punti di vista che puo’ aprire scenari piu’ che interessanti per il futuro della band.
The Drums Portamento(Moshi Moshi 2011)
Dopo aver riscosso un successo planetario con l’album d’esordio omonimo ed il singolo Let’s go Surfing ,il secondo album dei The Drums Portamento era molto atteso da pubblico e critica ,soprattutto dopo l’abbandono del chitarrista Adam Kassler , figura di certo non secondaria all’interno della band newyorchese . Ad un primo ascolto si puo’ dire che il nuovo album non si discosta molto dagli stilemi musicali del precedente ed osannato The Drums, Jonathan Pierce e Jacob Grahaman si confermano come abili confezionatori di canzoni dall’ impatto immediato ,mentre l’uso piu’ massiccio di synth e tastiere apporta un suono piu’ elettronico e cupo alle gia’ collaudate coordinate musicali della band che hanno come riferimento la new wave inglese anni 80 con venature guitar pop e surf .What You Were, Please Don’t Leave,In The Cold,Searching For Heaven,l’iniziale Book Of Revelation ed il micidiale singolo Money costituiscono l’ossatura di un album che non delude le attese e segna un’effettiva crescita artistica del combo newyorchese ,anche se è lecito in futuro aspettarsi di piu. Promossi!